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Compriamo italiano! L’appello di un cuoco

“Non avrei mai pensato, nella mia vita, di attraversare un momento così triste per la nostra bella nazione e per il nostro lavoro – dice Roberto Folcia, che da molti anni si occupa di affiancare ristoratori e manager della“Non avrei mai pensato, nella mia vita, di attraversare un momento così triste per la nostra bella nazione e per il nostro lavoro – dice Roberto Folcia, che da molti anni si occupa di affiancare ristoratori e manager della ristorazione nello studio e nell’applicazione di sistemi di gestione efficaci – penso di fare il lavoro più bello al mondo, quello di cucinare per gli altri. La passione per il cibo, chi mi conosce lo sa, l’ho appresa da una persona cara che mi ha insegnato ad avere rispetto per tutti i prodotti che cuciniamo, ed è per questo che con il passare degli anni ho fondato una società di consulenza che si chiama SoS chef, un nome, oggi più che mai appropriato. Con gli anni, ho conquistato diversi clienti con la mia passione e con l’impegno nel valorizzare i prodotti italiani e sono assolutamente convinto che, nella situazione che stiamo vivendo in questo periodo, sia fondamentale acquistare prodotti di provenienza italiana”.

Roberto Folcia è abile nel trasmettere le sue competenze al cliente e ai suoi collaboratori.
Non è un mestiere facile, quello del consulente, non basta la capacità in cucina perché saper cucinare è solo uno degli aspetti del ruolo. Occorre preparazione tecnica, conoscenza delle tecnologie e di tutti gli elementi che concorrono all’efficienza di un’attività.
“In questi anni ho avuto la possibilità di conoscere allevatori che lavorano seguendo tutte le regole imposte dalla UE ma fanno fatica a restare sul mercato perché i ristoratori scelgono il prezzo e preferiscono carne estera, lo stesso accade con i produttori di frutta, verdure, farine, pesce ed altri prodotti. Sto cercando di attirare l’attenzione, con tutti gli strumenti a mia disposizione, per esempio i social, per fare capire a tutti i miei colleghi che adesso è il momento di fare unione e di comprare italiano, valorizzare i piccoli produttori del territorio, e che per farlo dobbiamo formare coscienziosamente il nostro personale di cucina, e in primis il personale di sala, in modo che possa raccontare i prodotti che utilizziamo in cucina e trasmettere la passione che sta alla base”.

È in questo momento difficile, per la nazione e per la gente, per tanti professionisti della ristorazione costretti all’inattività, che creare la sinergia tra sala e cucina diventa indispensabile, raccontare al cliente la provenienza degli alimenti e come sono trasformati una condizione irrinunciabile. “I nostri prodotti – continua Roberto Folcia – hanno tradizioni e realtà alle spalle, sono un patrimonio per tutti noi e vorrei riuscire a portare questi argomenti all’attenzione di tutti per affrontare insieme a tutte le associazioni di categoria il problema di comprare italiano e mettere nei nostri menu solo prodotti italiani”.

Le attività legate alla ristorazione, dedicate al settore alimentare e ispirate a nuovi format di locali per l’ospitalità sono in continuo sviluppo e necessitano adeguamenti del concetto di struttura, rinnovamenti nell’organizzazione e ottimizzazione delle tecniche e delle tecnologie. È una condizione necessaria per chi vuole mantenere salda la posizione sul mercato, indispensabile per chi approccia il mondo del food e aspira a un successo duraturo.

È una necessità ancora più impellente oggi che il settore attraversa una crisi inaspettata alla quale nessuno era preparato.

Per questo è importante prepararsi alla ripresa affidandosi a figure professionali di provata esperienza allo scopo di gestire al meglio ogni possibile problematica.

Marina Caccialanza

Salaecucina.it 03/06/2020

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